La compagnia del ragù (Giugliano, NA)

PRO: grazioso l' appetizer: polpo con patate saltate su lettino di rucola (ma leggermente salato); vari e sfiziosi gli antipasti: vellutata di fagioli (gradevolmente cremosa) con polpettine di scorfano, pinoli e uva passa, tartare di pesce bandiera con melanzane e aceto balsamico (condita fino al punto di perdere il sapore del pesce),salmone marinato con zucchero di canna, sale, chiodi di garofano e finocchietto (sorprendente per gusto e delicatezza), carpaccio di tonno rosso (dal sapore strutturato, dovuto alla particolare lavorazione); gamberetti canditi all' aglio (saporiti, ma da sgocciolare singolarmente, essendo serviti immersi nell' olio), fagottino di alici con ricotta di bufala, pepe, pomodorini ed erba cipollina (indovinatissimo per equilibrio e sapore), fiore di zucca fritto con ripieno di ricotta e basilico (variazione sul tema poco innovativa); eccellenti gli spaghetti di Afeltra con pomodorini, capperi, olive, pane raffermo e alici (sugosi ed equilibrati); meno eclatanti gli gnocchi fatti a mano con provolone del monaco e porcini (menzion d' onore per questi ultimi); gustosa e ben preparata la braciola, meno, purtroppo, il ragù (ma eravamo stati avvisati della sua preparazione incompleta, a causa di alcune carni mancanti; dunque, da riprovare); onesta la millefoglie scomposta con crema e amarena (anche se non apprezzo l' aggiunta di limone nella crema); selezione di vini molto interessante e particolarmente conveniente, nonostante la scarsa varietà; notevole la selezione di olii; personale gentile e mediamente qualificato; discorso a parte per l' ambiente: prese singolarmente, le varie componenti (tende, finestre, tinteggiature, suppellettili...) risultano assolutamente abominevoli; il loro insieme tuttavia (ovemai fosse stato immaginato in questa disposizione da una singola mente geniale) potrebbe, a buon diritto, rientrare nell' "arte dei detriti" di Schwitters (in quanto "assemblaggio a fini artistici di tutti i materiali immaginabili, e per principio, l’equiparazione sul piano tecnico di ciascuno di essi"), acquisendo, in tal modo, un valore estetico apparentemente invisibile.

CONTRO: assenti menù e carta di vini e distillati (di questi ultimi manca anche una selezione degna di nota); ubicazione non facilissima da raggiungere; disattenzioni in cucina.

GIUDIZIO FINALE: il ristorante di Gena (fantasiosa chef della famiglia Iodice) e Tommaso (agronomo e sommelier) avrebbe tutte le caratteristiche per decollare (specialmente in merito a convenienza e novità), a patto, però, di colmare le numerose lacune che lo zavorrano. Consigliato agli amanti della cucina tradizionale leggermente rivisitata ,attenti più al rapporto qualità/prezzo, che alla cura dei dettagli.

INFO:
via S.Maria a Cubito 128
Giugliano (Napoli)
081/8185804
Prezzi 30 - 35 euro circa a persona (esclusi vini)

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