Il maestoso parco di Villa Cimbrone sembra vivere ancora nei fasti del romanticismo, esattamente come lo ideò Ernest William Beckett ai primi del '900. Ai lembi della villa padronale, di origini medioevali e dotata di splendide suite affrescate, si trova il ristorante Flauto di Pan, guidato dallo chef Lorenzo Montoro, già noto per l'uso di materie prime stagionali lavorate con gusto e raffinatezza. Ottimo esempio ne è il tuorlo d'uovo marinato, con cavolo fondente, provolone del monaco, tartufo nero e caviale. Interessante la fettuccella alla chitarra con triglia marinata, ristretto della sua acqua pazza, maggiorana e aglio fermentato. Il Maialino nero lucano, con amarene e rape rosse, brilla per la cottura perfetta e l'abbinamento più che riuscito. Goloso "il Bacio di Pan", ovvero una mousse alle nocciole di Giffoni, con caramello salato e cioccolato fondente. Du
Manuele Cattaruzza nasce a Iesolo nel 1976, da una famiglia di ristoratori dall’attività pluridecennale. Dopo l’Istituto alberghiero lavora a Venezia e Cortina, ma è l’incontro a Roma con lo chef Enrico Derflingher che gli cambia la vita, introducendolo nel mondo gourmet. Dopo alcuni anni col maestro vola a Londra per un’esperienza in cucine internazionali, per poi tornare in Italia e precisamente al Quisisana di Capri, come secondo dello chef Mirco Rocca . Il percorso di formazione continua a Milano in un ristorante giapponese, ma l’amore per Capri è talmente forte da riportarlo sull’Isola alla guida del ristorante del Tiberio Palace Hotel . Nel 2014, infine, trova la giusta dimensione al ristorante Ziqù dell’Hotel Villa Marina , dove esprime tutto il suo bagaglio culturale in una cucina mediterranea perfettamente equilibrata fra proposte di mare e di terra. Il ristorante Ziqù è ubicato all’interno dell’Hotel Villa Marina, nato nel 2008 dalla ristrutturazione
L'esperienza al Capri Palace può ben definirsi completa e appagante, a partire dai quadri e le sculture di gran pregio che ne impreziosiscono gli ambienti, passando per la spa con piscina riscaldata e bagno turco. All’interno di questo museo sui generis spicca il ristorante l'Olivo, arredato con gusto e guidato da Andrea Migliaccio (2 stelle Michelin), chef dalla cucina mediterranea, decisa nei gusti e visivamente ricercata. Ottima partenza con il fantasioso mosaico di mare, elegante composizione di pesci e crostacei crudi, marinati e cotti. I carciofi alla brace sono arricchiti da una salsa al prezzemolo e della maionese all’aglio, mentre il caviale di agrumi dona equilibrio con la giusta acidità. I tagliolini al limone con burrata, gamberi rossi e asparagi di mare, coccolano palato e vista con estrema coerenza. I tortelli ai piselli con aneto, passato di pomodoro e spuma di seppie sono un
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